Quantcast
Viewing latest article 7
Browse Latest Browse All 10

Di: Alberto Manassero

Mi permetto di dissentire. I difetti di Ventura oramai li conosciamo tutti piuttosto bene. Ma: chi non ne ha? E chi non commette errori? Però gli uni e gli altri non possono sotterrare sotto cumuli di contumelie (trasformabili facilemnte in macerie: è bene tenerlo sempre presente) l’innegabile miracolo costruito dall’allenatore in tre, difficilissime stagioni. Bisogna ricordare che al Torino nessuno riusciva più a costruire qualcosa di duraturo? Né De Biasi, né Zaccheroni, né Novellino, né tutti gli altri. L’unico che ci andò vicino, forse, fu Colantuono. Correzioni ne servono: ma quante ne può fare il tecnico e quante ne deve fare la società? Il sacrosanto culto che abbiamo per il vivaio non può, a sua volta, cancellare l’eccessivo divario che le squadre Primavera italiane accusano rispetto alle formazioni professionistiche. Difatti sono pochi, pochissimi i balzi diretti dalla squadra giovanile alla prima squadra. Allevare, testare, provare una volta raggiunti gli obiettivi sarà saggio. Di più, credo sia impossibile – e sbagliato – pretendere.


Viewing latest article 7
Browse Latest Browse All 10